La decisione è stata presa dopo la comunicazione di ieri sera relativa alla firma, al ministero a Roma, dell'accordo che dà il via libera della cig anche per loro. L'occupazione è terminata poco dopo le 11,10.

I tre operai, con il volto coperto da un passamontagna, dopo aver ascoltato le parole del presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi, che ha illustrato gli aspetti relativi all'accordo siglato ieri dai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico che prevede l'estensione degli ammortizzatori sociali ai dipendenti delle imprese d'appalto, hanno accolto l'invito dei colleghi e deciso quindi di uscire dalla galleria. Gli operai hanno raggiunto la superficie arrampicandosi su una scala calata dall'alto. La protesta nella miniera è iniziata 40 giorni fa quando un gruppo di lavoratori si è arrampicato sulle torri metalliche.

LA REAZIONE DEI SINDACATI - "L'accordo di Roma, che apre la strada alla cassa integrazione anche agli operai degli appalti Alcoa, è un momento importante - ha spiegato Rino Barca, segretario della Fsm-Cisl - che consente di mettere al riparo i lavoratori esterni, è chiaro che la vertenza non si ferma qui". Daniela Piras, segretaria Uilm Sulcis Iglesiente, ha aggiunto: "Quella di oggi è la dimostrazione che la lotta paga e la nostra azione proseguirà". Manolo Mureddu, delegato Rsu-Cisl appalti Alcoa ha rimarcato, l'efficacia del risultato ottenuto. Uno degli operai appena uscito dalla miniera ha rivolto anche un pensiero alla Chiesa e a chi non ha partecipato alla lotta: 'Voglio ringraziare le persone che ci sono state vicine, la Chiesa, soprattutto in questo periodo di quaresima e per noi di lotta. Inoltre chi è stato assente faccia un esame di coscienza". All'uscita dei lavoratori dal cunicolo anche il sindaco di Villamassargia, Franco Porcu, portavoce degli amministratori del Sulcis Iglesiente, e don Salvatore Benizzi, responsabile della Pastorale del Lavoro della Diocesi.
© Riproduzione riservata