08 maggio 2012 alle 18:23aggiornato il 08 maggio 2012 alle 18:23
Aids, nell'Isola battaglia ancora apertaIn trent'anni di epidemia 1826 contagiati
Dall'inizio dell'epidemia, nel 1982, ad oggi in Sardegna i casi di Aids sono stati 1.826 (dei quali 21 nel 2010).In totale i casi, provincia per provincia, sono stati: 1.112 a Cagliari; 76 a Carbonia-Iglesias; 89 a Medio Campidano; 56 a Nuoro; 10 a Ogliastra; 113 a Olbia-Tempio; 57 a Oristano; 313 a Sassari. E' quanto emerge dal convegno "Hiv e Hcv: due storie parallele. Le sfide future", tenuto oggi all'Istituto Superiore di Sanità a Roma. L'ultimo caso pediatrico risale al 2007 e in totale sono stati 27. L'identikit dei pazienti sieropositivi sardi è conforme a quello del resto d'Italia: soprattutto eterosessuali, tra i 30 e i 50 anni (sono in aumento quelli da 40 in su). Scoprono tardi di avere l'Aids - spiega una nota di Argon Media - spesso al momento del primo test: se nel 1990 l'età media era intorno ai 30 anni, adesso è di 44 per gli uomini e di 40 per le donne. Tardi, perché un sieropositivo trattato presto e bene - assicurano gli esperti - è una persona che ha davanti una speranza di vita quasi normale. "E' uno scenario nuovo quello del paziente cronico e dobbiamo saperci adattare - dichiara Stefano Vella, direttore del Dipartimento del Farmaco all'Istituto Superiore di Sanità - perché se fino a qualche tempo fa il paziente ci chiedeva di vivere anni in più, oggi che questi anni li ha conquistati ci chiede, anzi vorrei dire pretende, che siano anni di qualità. Un paziente trattato presto e bene mantiene un'alta aderenza alla terapia e ha minori possibilità di trasmettere il virus. In trent'anni di lotta al virus abbiamo imparato che un forte investimento di risorse e di energie, insieme ad una proficua collaborazione tra pubblico e privato, portano a grandi risultati".
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