15 maggio 2014 alle 17:28aggiornato il 15 maggio 2014 alle 17:28
Aias licenzia portatrice di handicapLa denuncia della Cisl: "Inqualificabile"
L'Aias licenza una lavoratrice portatrice di handicap dopo che la Commissione medica della Asl aveva deciso il cambio di mansione per adeguarla al suo stato di salute.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La notizia è stata resa nota dalla Cisl che ha denunciato "il gesto inqualificabile che impegna tutto il sindacato a proseguire una battaglia per i lavoratori Aias coinvolti nella crisi, che non meritano una situazione così grave". "Il licenziamento - hanno sottolineato i segretari generale e regionale Cisl, Davide Paderi e Ignazio Ganga - rappresenta l'ennesima provocazione, oltre ad una volontà antisindacale sempre più manifesta alla quale la Cisl risponderà in tutte le sedi e con grande fermezza, considerata l'arroganza con cui l'Associazione continua a gestire le vicende lavoristiche che in meno di un anno hanno riscontrato una raffica di licenziamenti, insieme ai noti ritardi nell'erogazione dei salari. Stupisce che proprio l'Associazione che ha come 'mission' il miglioramento della qualità della vita delle persone con handicap, compia un gesto in totale contrasto con i suoi principi ispiratori non applicando, rispetto alla lavoratrice in questione, le indicazioni della Commissione Medica della Asl 7 di Carbonia. Infatti la Commissione aveva stabilito che la condizione invalidante (sopraggiunta in costanza di lavoro) era circoscritta alle funzioni originarie della lavoratrice, mentre riconosceva alla la perfetta idoneità a svolgere altre mansioni, peraltro maturate e certificate alla stessa nell'ambito del previsto percorso di formazione e riqualificazione delle persone interessate ai processi di cassa integrazione". Secondo la Cisl e la Federazione dei lavoratori dei pubblici servizi, il licenziamento "è in totale violazione delle norme e regole in materia di rapporto di lavoro applicate in tutte le aziende sia pubbliche che private del Paese". Da qui anche la richiesta del sindacato di "un risolutivo intervento dell'assessore regionale della sanità, Luigi Arru, e della competente Commissione consiliare".
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