Preghiere, gigli bianchi e un corteo di barche attraverso i faraglioni: è così che anche quest'anno a Nebida si è rinnovata per la settima volta la devozione a Santa Barbara, patrona dei minatori e della frazione di Iglesias. "Si parte dalla spiaggia di Masua e successivamente si porta il simulacro in mare fino al Pan di zucchero", spiega Giuseppe Fonnesu, presidente dell'associazione Verdeazzurro Pan di Zucchero e creatore della tradizione in collaborazione con la Parrocchia Santa Barbara, divenuta un appuntamento fisso dell'Estate iglesiente.

"Arrivati al monumento naturale c'è una sosta" - prosegue Fonnesu - "Il parroco benedice due corone che si depongono in acqua per ricordare chi ha perso la vita in mare".

Insieme al gruppo nebidese alla processione di ieri, 6 agosto, c'erano anche i Musici e Sbandieratori Castel di Castro e Amici della vita, a simboleggiare una filosofia di reciproco appoggio tra le associazioni del territorio e l'impegno comune a costruire percorsi di turismo sostenibile anche per persone con disabilità, si veda ad esempio la recente "Regata della solidarietà" di Nebida.
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