Ogni settimana, per due mesi, hanno scavato tra curiosità e aneddoti del passato di Arzachena per raccontare nuove storie sulla città e le sue tradizioni: il laboratorio di storytelling organizzato dal museo dell'età nuragica, Labenur, ha portato alla luce otto racconti inediti che saranno presentati il 29 aprile, alle 17, con partenza dalla chiesetta di San Pietro.

E per far sì che la storia possa raggiungere anche le nuove generazioni, entrano in gioco smartphone, tablet, macchine fotografiche wi-fi e social network per una speciale edizione di "Invasioni digitali", l'evento promosso per il terzo anno consecutivo da Fabrizio Filigheddu.

Un'esperienza consigliata agli arzachenesi, che possono scoprire il paese natio da una diversa prospettiva, ma soprattutto ai visitatori vogliosi di abbracciare un modo di fare turismo lontano dai soliti percorsi già battuti.

Due anni fa è stata la chiesa di Santa Lucia, l'anno scorso il Vecchio mulino, stavolta sarà l'intero centro storico a fare da scenografia agli "invasori" armati esclusivamente di quelle che, ormai, possiamo definire armi di diffusione di massa.

Grazie a tecnologia e tecniche di narrazione, gli autori presenteranno gli otto episodi a passeggio tra piazza Risorgimento, corso Garibaldi o la roccia del Fungo, per confermare quanto la storia necessiti di moderni metodi di comunicazione per farsi amare dal grande pubblico.
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