Il falò propiziatorio è pronto, il dolce casgiu furriatu pure. Si danzerà e si mangerà tutta la sera.

I festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista sono un rito che ad Arzachena, nel borgo di Cannigione, si ripete da oltre quarant'anni.

Il via è venerdì 23 giugno con un programma di musica, balli, sfilate e degustazioni messe a punto dalle associazioni di volontari, dal consorzio locale e dai parrocchiani.

Sabato 24 giugno il momento culmine. La statua di San Giovanni Battista lascia la sua nicchia nella chiesa di Cannigione trasportata in festa dai fedeli: attraversa il paese lungo via Nazionale prima di salire a bordo della nave ammiraglia per mano della Confraternita Santa Croce di Trinità d'Agultu e seguita a vista dal presidente del comitato organizzatore, Gianni Filigheddu.

Quest'anno sarà la motonave Golfo di Arzachena a guidare, insieme alla Pegaso e alla Amada, la flotta di scafi, pescherecci e barchine lungo il golfo.

Chiunque può accodarsi e con qualunque natante. Il tributo è tanto più intenso e coinvolgente quanto più affollato è il corteo.

Lasciato l'ormeggio al porto, la direzione per tutti è l'isolotto dei Fichi d'India, un tempo conosciuto come isolotto di Zu Paulu. Qui si trova la statua in ferro forgiata dall'artista francese Henry Bataille, scomparso giusto un anno fa, proprio pochi giorni prima di celebrare ancora una volta il suo San Giovanni.

Con le corone di fiori depositate sull'isola e il suono lungo delle sirene si riprende il cammino verso il porto: il rito è concluso.

Il santo proteggerà ancora i naviganti in cerca di un approdo sicuro nelle acque di Cannigione.
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