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La formazione continua diventa priorità nel settore investigativo
11 dicembre 2025 alle 15:40
Roma, 11 Dic. - Il settore delle investigazioni private attraversa una fase critica caratterizzata da un preoccupante divario tra l'evoluzione tecnologica e le competenze professionali degli operatori. Mentre criminalità e minacce si digitalizzano rapidamente, molti investigatori faticano ad adeguare le proprie metodologie, compromettendo l'efficacia delle indagini e la soddisfazione della clientela.Christian Poltronieri, esperto del settore con oltre due decenni di esperienza, evidenzia come questa problematica stia assumendo dimensioni sempre più rilevanti: 'Non si può vivere nel passato, i tempi evolvono e quindi bisogna comunque adeguarsi. Le cose cambiano, anche le metodiche'. La sua analisi mette in luce una realtà spesso sottovalutata: l'inadeguatezza formativa di molti professionisti che operano in un campo dove ogni dettaglio può risultare determinante.La trasformazione digitale ha rivoluzionato completamente il panorama investigativo. Strumenti che fino a pochi anni fa appartenevano al regno della fantascienza sono oggi accessibili e utilizzabili quotidianamente. Tuttavia, questa evoluzione tecnologica non è stata accompagnata da un adeguato processo di aggiornamento professionale, creando un gap pericoloso tra potenzialità tecniche e competenze operative.'Basti pensare banalmente alla tecnologia, quello che oggi usiamo quotidianamente una volta poteva essere anche pura fantascienza', osserva Poltronieri, sottolineando come la velocità del cambiamento tecnologico abbia colto impreparati molti operatori del settore. Questa impreparazione si traduce in indagini meno efficaci, tempi di risoluzione più lunghi e, conseguentemente, in una diminuzione della fiducia da parte della clientela.Le competenze tradizionali rimangono fondamentali ma non più sufficienti. 'In primis è fondamentale una buona capacità di osservazione seguita da una grande capacità di saper stare con se stessi, ma soprattutto bisogna saper attendere', spiega l'esperto, delineando il profilo dell'investigatore moderno che deve coniugare abilità classiche con nuove competenze tecnologiche.Il distacco emotivo rappresenta un altro aspetto cruciale spesso trascurato nei percorsi formativi. Poltronieri evidenzia questa problematica attraverso l'esempio delle indagini matrimoniali: 'Non si può parteggiare per l'uno o per l'altro, bisogna semplicemente scendere in campo e osservare e riportare quello che si vede in maniera asettica e sterile'. Questa capacità di mantenere obiettività professionale richiede una formazione specifica che molti operatori non possiedono.Le prospettive future del settore delineano scenari ancora più complessi. L'aumento della domanda di sicurezza aziendale e personale sta creando nuove opportunità di mercato, ma anche nuove sfide professionali. 'Potrebbe esserci una necessità più che altro di tutela e di sicurezza a livello aziendale, a livello anche personale per alcune figure', anticipa Poltronieri, evidenziando come il mercato stia evolvendo verso servizi più sofisticati e specializzati.La crescente consapevolezza dei rischi personali e aziendali sta modificando radicalmente la domanda di servizi investigativi. 'Adesso vedo che molte persone iniziano a guardarsi intorno, a rendersi conto che in alcuni casi possono essere anche oggetto di possibili minacce, possibili violenze', constata l'esperto, delineando un mercato in espansione che richiede competenze sempre più specifiche e aggiornate.L'impatto positivo di una formazione continua adeguata si rifletterebbe immediatamente sulla qualità dei servizi offerti. Investigatori meglio preparati significano indagini più efficaci, tempi di risoluzione ridotti e maggiore soddisfazione della clientela. Questo circolo virtuoso contribuirebbe a elevare la reputazione dell'intero settore, attirando professionisti più qualificati e investimenti in tecnologie avanzate.La necessità di aggiornamento costante diventa quindi non solo una questione di competitività individuale, ma un imperativo per la sopravvivenza stessa del settore. 'Quindi dobbiamo essere aggiornati, sapere quali sono gli strumenti tecnici ma anche formativi che ci permettono di ottenere il migliore dei risultati in maniera tale che i nostri clienti siano sempre più soddisfatti', conclude Poltronieri, tracciando la strada per un futuro più professionale e efficace.
