Haiti, l'assassinio in casa del presidente Jovenel Moise

07 luglio 2021 alle 17:48

Jovenel Moise, 58esimo presidente di Haiti, è stato assassinato mercoledì 7 luglio nella sua casa da un commando formato da elementi stranieri.

Un annuncio choc fatto dal primo ministro uscente, Claude Joseph, il quale ha aggiunto che la moglie del presidente è rimasta ferita nell'attacco ed è ricoverata in ospedale. Joseph ha invitato la popolazione alla calma, sottolineando che la situazione è sotto controllo. Gli aggressori "parlavano inglese e spagnolo", ha precisato.

Proveniente dal mondo degli affari, Jovenel Moise, 53 anni, è stato eletto presidente nel 2016 ed è entrato in carica il 7 febbraio 2017. Haiti, un paese caraibico e la nazione più povera del continente americano, è afflitta dall'insicurezza, in particolare dai rapimenti a scopo di riscatto effettuati da bande che godono dell'impunità virtuale e Moise era stato da più parti accusato di inerzia davanti a questa situazione.In questo contesto, suscitando timori di una svolta verso l'anarchia generalizzata, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti e l'Europa hanno chiesto lo svolgimento di elezioni legislative e presidenziali libere e trasparenti entro la fine del 2021.

Moise aveva annunciato lunedì la nomina di un nuovo primo ministro, Ariel Henry, proprio con la missione di indire le nuove elezioni.

(Unioneonline)