Il grande tennis torna finalmente protagonista in Italia. Mentre l’attesa per gli Internazionali BNL d’Italia è ormai alle stelle, dal 30 aprile al 5 maggio (qualificazioni il 28 e 29 aprile) va in scena il “Sardegna Open”, primo torneo europeo della prestigiosa categoria Challenger 175 che, anche quest’anno, inaugura la stagione dei grandi eventi tennistici italiani.

Se nel 2021 - quando sulla terra rossa del Tennis Club Cagliari si è giocato un Atp di categoria 250 - il torneo ha lanciato giocatori del calibro di Lorenzo Sonego (che quell’edizione del torneo la vinse) o di Lorenzo Musetti (allora n.90 e oggi 24 Atp), dopo la pausa del 2022, nella scorsa edizione la Sardegna ha portato bene a due giocatori stranieri.

A partire da Ugo Humbert che da n.77 Atp, superando in finale il serbo Laslo Djere, vinse il torneo per poi prendere la rincorsa che lo ha portato, dopo i successi a Metz, Dubai e Marsiglia, fino al numero 15 del ranking Atp.

Ma il 25enne mancino francese non è il solo ad aver lasciato il segno sul circuito dopo l’exploit cagliaritano. Chi ha assistito ai match dello scorso anno, ricorderà certo l’americano Ben Shelton, capace di raggiungere una strepitosa semifinale su una superficie a lui praticamente sconosciuta. Il mancino americano (oggi n.17 del ranking), dopo una prematura sconfitta all’esordio al Masters 1000 di Madrid, scelse proprio Cagliari per prendere confidenza con la terra battuta europea.

Infatti, la rivoluzione dei Super Challenger voluta dall’Atp nel 2023, nasce proprio dall’esigenza di dare ai giocatori una nuova opportunità, nella seconda settimana di alcuni Masters 1000 (Indian Wells, Madrid, Roma). Per renderlo possibile, l'Atp ha eliminato la restrizione sui top 50, mantenendo solo quella relativa al divieto assoluto di partecipazione ai top 10. Se un giocatore è compreso tra i primi dieci al momento della chiusura dell’entry list - che per un challenger di norma è tre settimane prima del torneo, non sei come per i tornei del circuito maggiore - non potrà in alcun modo partecipare alla manifestazione. La differenza, come è facile capire, è enorme e, a livello puramente teorico, a Cagliari si potrebbe avere un tabellone con tutti gli iscritti per diritto di classifica dentro ai top 30.

La speranza, per l’edizione che sta per partire, è che torni a sorridere ai giocatori azzurri, augurio più volte espresso dal presidente della Federazione italiana Tennis e Padel: “Sarà un grandissimo torneo - ha commentato Angelo Binaghi - e quest’anno deve essere la rampa di lancio per i nostri giocatori”.

L’attesa è tutta per un autentico big della racchetta che i meglio informati danno con ogni probabilità ai nastri di partenza del torneo in programma sui campi di Monte Urpinu: Matteo Berrettini.

Reduce dalla finale giocata nel primo “Super Challenger” del 2024 andato in scena a Phoenix, nell’assolata Arizona, Matteo (già n.6 Atp nel gennaio 2022) sta cercando di ritrovare il ritmo dopo più di sei mesi di stop a causa dell’infortunio alla caviglia destra rimediato a New York a fine agosto. Quale occasione migliore per il 27enne romano, oggi n. 142 Atp, per prendere confidenza con il rosso prima dell’atteso bagno di folla al Foro Italico.

Ecco perché la collocazione in calendario di Cagliari una settimana prima di Roma è così strategica. Come si è già potuto constatare a marzo per il primo Super Challenger andato in scena a Phoenix - a cui ha preso parte anche Fabio Fognini - il livello tecnico di un “175” è molto alto e rappresenta il miglior aperitivo possibile prima del grande appuntamento romano.

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