I viaggi degli Etruschi nel Mediterraneo, tra Sardegna e Italia, continuano a lasciare tracce indelebili in una sorta di “continuità territoriale storico-culturale” che collega l’isola al resto della Penisola. Sono proprio quelle tracce arrivate a noi attraverso reperti e studi dei ricercatori che continuano a essere visibili a Barumini grazie alla mostra: “Al di là del Mare, Etruria e Sardegna in mille anni di storia”.

L’allestimento organizzato dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura, con la collaborazione della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio della Città metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna e con il patrocinio dell’Istituto Nazionale degli Studi Etruschi e Italici, è ancora visitabile al Centro di comunicazione e promozione del patrimonio culturale Giovanni Lilliu.

Grazie al successo riconosciuto alla mostra e certificato dai 14 mila ingressi in sette mesi, circa due mila visitatori al mese dalla data di inaugurazione dello scorso maggio, la Fondazione ha voluto prorogare l’allestimento fino al prossimo 31 marzo, insieme all’altro fortunato appuntamento dedicato alla mostra “Thesaurus”, sul patrimonio usurpato.

Al di là del Mare’, si inserisce sulla scia dell’importante progetto che ha unito in collaborazione la Fondazione Barumini Sistema Cultura e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli per sviluppare e realizzare progetti scientifici a scopo divulgativo nel campo della ricerca, archeologica e storia, ma anche mostre, fiere e congressi.

La mostra è un’occasione per poter rivivere momenti e curiosità della vita degli etruschi arrivati sino a noi attraverso le tracce che hanno lasciato in Sardegna, Campania, Toscana, Lazio ma non solo. Sono in mostra a Barumini oltre cento reperti provenienti dalla collezione etrusca del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal Museo etrusco di Villa Giulia, dai Musei Capitolini di Roma, ma anche dal Museo archeologico di Firenze. All’allestimento non può mancare la Sardegna che ha messo in vetrina una importante collezione di materiali a confronto con quelli della penisola.

Sempre Barumini ha allestito all’interno della mostra una sezione dedicata a 'Su Nuraxi’ rappresentato nella fase che va dalla fine dell'età del bronzo a quella del ferro. Nello spazio è presente un esempio di una delle capanne più importanti del villaggio del sito Unesco, la capanna 80, in particolare con i suoi materiali metallici. Ma per i visitatori non ci sono solo reperti da scoprire, perché l’allestimento prevede anche una ricostruzione in 3D della “Tomba delle Leonesse” oltre a video forniti dal Museo di Firenze per scoprire i segreti del “Vaso François”.

La mostra è ancora visitabile tutti i giorni della settimana.

Per info: http://www.fondazionebarumini.it/it/orari-tariffe-e-modalita-di-visita/

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