Che volesse convolare a nozze col suo Sirio, a cui è legato ormai da sette anni, era noto e lo ha annunciato più volte. Ma Marco Carta ha un altro desiderio, quello di diventare papà.

Lo ha confessato in un’intervista a Vanity Fair, in cui ha anche ripercorso i momenti precedenti il coming out, avvenuto nel 2018 nel salotto di Barbara D’Urso: “Quando sono diventato popolare è stato difficile nascondere la mia omosessualità, avrei voluto condividere la mia identità con i fan, ma non era facile”. 

Dopo il coming out è stato tutto molto più facile: “Mi piacerebbe molto sposarmi, e di certo lo farò”. Ma l’ex vincitore di Amici e Sanremo vuole farlo senza restrizioni e per questo aspetta la fine dell'emergenza sanitaria: “Vorrei ricordarmi il giorno delle mie nozze per tutta la vita, festeggiare con gli amici e una serenità che sia vera e totalizzante”.

Un figlio: “Trovo triste che in Italia una coppia omosessuale non possa avere figli. Capisco anche che l’utero in affitto è una pratica lontana dallo spirito ecclesiastico che ha l’italiano, ma ci sono migliaia di bambini che crescono in orfanotrofi senza genitori. Perché non dar loro due papà? E’ uno spreco lasciar marcire creature così piccole in posti senza amore”.

Ancora: “Mi piacerebbe adottare o mettere al mondo un figlio con un utero in affitto, nome tremendo per questa pratica. Non la trovo disumana, se all’origine c’è l’atto consapevole e compassionevole di una donna, che decide di aiutare un amico, un familiare, un estraneo. Lo sfruttamento, quello e solo quello, è da condannare”.

(Unioneonline/L)

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