«Io non sono carne. A 16 anni sono stata stuprata anch’io. Ho smesso di tacere».

A urlarlo dal palco ieri sera, durante un concerto a Palmi (Reggio Calabria), è stata la cantante Loredana Bertè. L’intervento dell’iconica voce della musica italiana in solidarietà alle vittime di violenza sessuale di cui la cronaca parla in queste settimane, tra cui le violenze di Palermo e Napoli. 

Con la voce rotta dall’emozione, la schiena dritta e lo sguardo fisso sul pubblico, Loredana non ha paura e condivide con i presenti la sua storia: «Io stessa sono stata vittima di un bastardo che mi ha violentato, massacrata di botte e lasciata su una strada del ca*** a Torino. Ogni 6 ore un femminicidio! Per non parlare poi di abusi, come Palermo. Ho smesso di tacere».

La rocker ha poi ribadito: «Io non sono carne», aderendo alla campagna social lanciata dal direttore del settimanale femminile F Luca Dini. L’episodio, anche se già raccontato nel 2020 in un’intervista, ha raccolto un lungo applauso del pubblico.

(Unioneonline/v.f.)

© Riproduzione riservata