Il bonus fiscale per videosorveglianza e sistemi di allarme sarà "totale": pari cioè al 100% delle spese sostenute.

Lo stabilisce un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, che fa quindi il punto sulle domande di accesso complessivamente pervenute.

L'agevolazione è stata introdotta dalla legge di Stabilità dello scorso anno e consiste in un credito d'imposta rivolto a chi nel 2016 abbia sostenuto spese per "l'installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o allarme, nonché per quelle connesse ai contratti stipulati con istituti di vigilanza, dirette alla prevenzione di attività criminali".

Il valore del bonus (per il quale sono disponibili 15 milioni di euro) è quindi il risultato del rapporto tra l'ammontare totale delle risorse stanziate e le richieste dei contribuenti, che potevano essere presentate online entro il 20 marzo scorso.

Chi ha fatto domanda potrà dunque ottenere indietro l'intero importo pagato (e certificato) per aumentare la sicurezza della propria abitazione.

COME SI USA - Il credito d'imposta può essere usato in compensazione presentando il modello di pagamento F24 attraverso i servizi telematici delle Entrate. Il codice tributo da utilizzare è "6874", che deve essere inserito nella sezione "erario", nella colonna "importi a credito compensati".

I CONTROLLI DEL FISCO - L'Agenzia svolgerà dei controlli automatizzati su ciascun modello F24 ricevuto. E "nel caso in cui il contribuente non abbia presentato l''istanza di attribuzione del credito d'imposta entro i termini previsti, o se l'importo del credito utilizzato in compensazione risulti superiore all'ammontare del credito spettante, il modello F24 viene scartato". L'eventuale esito negativo verrà comunicato al contribuente tramite la ricevuta consultabile sullo stesso sito delle Entrate.

In alternativa, le persone fisiche non titolari di redditi d'impresa o di lavoro autonomo possono utilizzare il credito spettante per "tagliare" le imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.

L'ALTERNATIVA IN CAMPO - Chiusa la finestra ed esaurite le risorse per questa agevolazione, resta comunque in piedi un altro bonus per la messa in sicurezza delle propria casa. Ed è la detrazione Irpef del 50%, riservata agli interventi di ristrutturazione e recupero edilizio nelle abitazioni, che però va ripartita in dieci rate annuali di pari importo.

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