Un’intesa arrivata al fotofinish, dopo quasi 12 ore di tensioni, per trovare l’accordo all’interno dell’Unione europea e riunire tutti di fronte al dossier energia e fare fronte comune contro il “nemico russo”.

“È andata bene” è stato il commento di Mario Draghi al termine della prima giornata di lavori, e la soddisfazione riguarda i contenuti del documento che prevede “l'urgenza delle decisioni concrete” da prendere sul gas con una serie di misure compresi la piattaforma di acquisti comuni e un nuovo benchmark complementare al Ttf.

La sostanza, insomma, non cambia rispetto a quanto proposto dalla Commissione tre giorni fa: piattaforma aggregata per il gas - volontaria ma obbligatoria per una quota del 15% del volume totale degli stoccaggi in Europa - incentivazione delle rinnovabili fino a un price cap al gas nella formazione dell'elettricità, e l'applicazione del modello iberico - caldeggiata dalla Francia ma non dalla Germania – che potrebbe aprire la strada ad un nuovo Sure sull'energia.

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, riassume tutto in una frase: “Si è concordato di lavorare a misure per contenere i prezzi dell'energia per le famiglie e le imprese”.

(Unioneonline/s.s.)

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