Sotto pressione alla Borsa di Milano i titoli di Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, dopo che l’istituto di Piazza Gae Aulenti e il ministero dell'Economia e delle Finanze hanno comunicato nel fine settimana l'interruzione dei negoziati per l’acquisizione della banca toscana, a causa della distanza tra le posizioni delle parti.

All’apertura della seduta in Piazza Affari i due titoli soffrono, con Mps che ha fatto registrare un -5,13% (e una sospensione), mentre l’istituto guidato dal Ceo Andrea Orcel ha toccato un ribasso del 3% e ora si sta lentamente risalendo, assestandosi attorno al -1,6%.

A beneficiare dello stop alle trattative è stato Banco Bpm, che ha fatto segnare un aumento del 3,79% e che però fino a oggi si è sempre dichiarato non interessato alla partita.

Ora per il Tesoro – che detiene il 64% dell’istituto senese – l’ipotesi più probabile sembra essere una richiesta all’Unione europea di una proroga di almeno sei mesi per realizzare la concordata privatizzazione (prevista inizialmente entro la fine dell'anno), in modo da poter al più presto avviare una trattativa con un nuovo partner.

(Unioneonline/F)

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