Bruxelles deve valutare “quali sono i ponti necessari per creare la transizione a un mondo con il 100% di rinnovabili” perché di gas e nucleare “avremo bisogno fino a che non ci saranno sufficienti fonti rinnovabili, come l'energia a idrogeno”.

Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una intervista rilasciata al giornale tedesco “Die Zeit”.

All’inizio dell’anno il “Financial Times” aveva pubblicato una sintesi della bozza del documento finale sulla tassonomia relativa alle forme di energia, in cui nucleare e gas naturale (a condizione che provenga da fonti rinnovabili o abbia basse emissioni entro il 2035) venivano classificati dall’Unione come “investimenti green”. Una scelta che aveva scatenato le polemiche degli ecologisti.

“La tassonomia è un aiuto per gli investitori privati” e “le energie rinnovabili sono in cima alla lista, questo è un enorme successo”, ha aggiunto von der Leyen, evidenziando come sia “decisivo che si esca velocemente dal carbone sporco, che in Germania contribuisce ancora alla produzione del 30% di elettricità”.

Ieri il nuovo governo tedesco, che recentemente ha avviato lo spegnimento di tre centrali, ha annunciato il suo piano energetico e ha confermato l'addio definitivo al nucleare, dando seguito alla politica decisa dall’ex cancelliera Angela Merkel nel 2011 dopo il tragico incidente di Fukushima.

(Unioneonline/F)

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