Formazione e rafforzamento delle competenze ancora al centro delle azioni della Giunta regionale che, su proposta dell’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, ha approvato la delibera per l'erogazione di risorse alle imprese sarde per l'organizzazione e gestione, anche tramite le academy aziendali, in collaborazione con agenzie formative accreditate o istituti tecnici superiori, di percorsi formativi sperimentali “volti a promuovere il rafforzamento e l'aggiornamento continuo delle competenze dei lavoratori (oltre all'acquisizione di competenze professionali da parte di giovani e donne disoccupati, a condizione che partecipino ai percorsi in misura non superiore ad 1/3 del numero complessivo di partecipanti)”, spiega la Regione in una nota.

A disposizione, un milione e mezzo di euro per le imprese che operano nei settori turismo, enogastronomia, trasporti e nell'innovazione tecnologica.

Due gli obiettivi del provvedimento: “Garantire la formazione continua agli occupati e aprire le porte delle aziende ai disoccupati”.

"Crediamo fortemente in questo strumento – sottolinea l’assessore Zedda -. Tramite le academy aziendali si favorisce il trasferimento delle conoscenze tra lavoratori e il passaggio generazionale nelle imprese con strumenti adeguati a rafforzare le competenze del personale coinvolto, per accrescere la competitività aziendale, valorizzare le competenze maturate dalle imprese e per favorire il trasferimento dei processi di innovazione a tutti i componenti delle filiere produttive".

Per quanto riguarda i singoli settori, vengono stanziati 600mila euro per l'accoglienza turistica e l'enogastronoma; 240mila per i trasporti e la mobilità; 600mila euro per l'innovazione tecnologica negli ambiti più innovativi del settore energetico quali l'efficienza energetica e le energie rinnovabili.

Specifiche premialità per i dossier di candidatura andranno inoltre “alle imprese medie e grandi che abbiano costituito al loro interno specifiche academy aziendali per la sistematica erogazione di servizi di formazione continua in contesti lavorativi; reti di piccole e medie imprese, che raggiungano una consistenza complessiva non inferiore a quella di una media impresa operanti in stretto raccordo con gli enti bilaterali di settore”.

(Unioneonline/s.s.)

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