"Non abbiamo ancora numeri, ma il danno è registrabile e potrà essere verificabile già nei prossimi giorni. Molti stanno rinunciando anche a costo di perdere il biglietto aereo o della nave, pur di non rimanere bloccati in Sardegna tra mille incertezze".

Lo ha dichiarato il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca, sul "caos" che si è venuto a creare con l'entrata in vigore dell'ordinanza della Regione che impone l'obbligatorietà dei test sanitari per chi arriva nell'isola.

"Solo oggi ci sono state segnalate centinaia di richieste di spostamenti e di disdette - rileva Manca - è ancora difficile quantificare ma il trend è molto complesso. I tempi tra l'emanazione e l'attuazione della norma sono molto ridotti e nell'incertezza molti stanno rinunciando alle vacanze nell'isola".

Per non parlare delle prospettive. "Questa situazione ha completamente bloccato le nuove prenotazioni e sta creando incertezza su quelle in essere per le prossime settimane, molti non intendono correre il rischio di rimanere bloccati qui, tanto più che non è chiara tutta la parte della gestione in caso di positività".

Addirittura chi dispone di strutture anche in altre destinazioni, oltre alla Sardegna, sta deviando i propri clienti verso altre mete.

"Vogliono evitare problemi, specie per i gruppi, che in questo periodo dell'anno sono la maggior parte degli arrivi", spiega Manca. Quanto ai tour operator, poi, c'è un altro problema. "Stanno tutelandosi e accertando che le loro classiche coperture assicurative non debbano rispondere di questo nuovo scenario - dice - e questo è un problema ulteriore, perché disincentiva ulteriormente le persone a venire nell'isola. C'è necessità di indicazioni precise, stiamo provando a fare quel che possiamo ma è sempre più difficile".

CONFINDUSTRIA - Sull'ordinanza arriva anche una nota di Confindustria Centro Nord Sardegna: "Non vogliamo alimentare nessuna polemica e non siamo in contrasto con la Regione nell'intento di tutelare la salute dei sardi, ma abbiamo bisogno di risposte chiare", dice il presidente Nicola Monello. Che aggiunge: "Rimane sempre dubbio l'aspetto principale di questa ordinanza: c'è o no l'obbligatorietà di fare un test nelle successive 48 ore dallo sbarco? La nota esplicativa prevede che i passeggeri sprovvisti possano mettersi in regola entro le 48 ore successive, facendo desumere la volontarietà e non l'obbligatorietà, ma più avanti si indicano i soggetti esclusi dell'obbligo".

"Dobbiamo sapere con chiarezza - conclude Monello - cosa rispondere alle centinaia di telefonate che stiamo ricevendo". Tra l'altro "nel provvedimento non si fa riferimento esplicito a eventuali sanzioni. Per tutti sono stati mesi travagliati, l'auspicio è che le ultime settimane della stagione portino numeri positivi per l'intero comparto".

(Unioneonline/F)
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