Due giorni cruciali per chiudere l’accordo sull’introduzione dello smartworking sia nel settore privato sia in quello pubblico. Un’intesa che regolamenterà il lavoro agile una volta terminato lo stato di emergenza legato alla pandemia da Covid-19.

Lunedì è previsto un incontro tra Aran (l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle pubbliche amministrazioni) e sindacati per il contratto relativo alle Funzioni centrali (ministero, agenzie fiscali e enti pubblici non economici), mentre è in agenda per martedì una riunione telematica tra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e le parti sociali per varare il protocollo per il privato. 

In quest’ultimo caso sarà necessario stilare un accordo individuale tra dipendente e impresa che deve dettagliare la durata dell’intesa, l'alternanza tra i periodi di lavoro all'interno e all'esterno dell’azienda, gli strumenti di lavoro e i tempi di riposo del dipendente. Restano ancora alcuni nodi da definire, in particolare sul diritto alla disconnessione e sull’erogazione dei buoni pasto.

Molte imprese del settore privato si sono mosse in anticipo e hanno siglato 200 accordi per disciplinare questa modalità di lavoro, con il dipendente che avrà gli stessi diritti economici e normativi dei colleghi che lavorano in sede ma senza vincoli di orario. Anche sugli strumenti di lavoro deciderà l'accordo individuale, anche se “di norma” saranno forniti dall’azienda (in caso contrario possono essere previste eventuali forme di indennizzo per le spese).

In ogni caso nessuno sarà obbligato a restare a casa: l'adesione al lavoro agile resta su base volontaria e l'eventuale rifiuto del lavoratore non costituisce giusta causa o giustificato motivo per il licenziamento, né avrà rilevanza sul piano disciplinare.

Il protocollo evidenzia infine la "necessità di incentivare l'utilizzo corretto del lavoro agile anche tramite un incentivo pubblico" per le imprese che regolamentino il lavoro agile con un accordo collettivo di secondo livello, favorendo un'ottica di sostenibilità ambientale e sociale.

(Unioneonline/F)

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