Sindacati ancora sul piede di guerra dopo la decisione del governo Draghi di non prorogare il blocco dei licenziamenti, che saranno dunque possibili a partire dal primo luglio.

"Bisogna spostare in avanti a fine ottobre la fine del blocco per tutti e occorre lavorare per riformare gli ammortizzatori sociali, avviare le politiche attive, finanziare un piano per la formazione, allungare la durata della Naspi togliendo il décalage. E poi bisogna fare un forte investimento sui contratti di solidarietà, sia difensivi che espansivi. L'obiettivo deve essere zero licenziamenti", ha dichiarato Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl.

Questa mattina il sindacalista è stato ricevuto dal presidente della Camera, Roberto Fico, insieme ai segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, che si trovavano in piazza Montecitorio per un presidio.

"Da una settimana siamo impegnati in una mobilitazione sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro - ha aggiunto -, chiederemo a gran voce al governo di attivare una fase di confronto vero sulle priorità che abbiamo indicato: piano nazionale di ripresa e resilienza, riforme del lavoro, gestione delle crisi aziendali, previdenza e riforma fiscale".

Secondo Sbarra, "il governo deve avere come priorità quello di sbloccare gli investimenti, non i licenziamenti. Io penso a una stagione vera di rinnovata concertazione, penso a un nuovo patto sociale, per la crescita, lo sviluppo, il lavoro, il contrasto alle diseguaglianza e alla povertà. Non servono tensioni, bisogna eliminare contrapposizioni, perché bisogna sostenere la ripartenza".

Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Mario Draghi non aveva lasciato aperture sul tema, confidando nel raggiungimento di un accordo tra sindacati e imprese.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata