"Il governo italiano non ha alcuna intenzione di uscire dall'euro".

La (nuova) rassicurazione arriva dal ministro per gli Affari Ue Paolo Savona, che ha incontrato i deputati europei a Strasburgo.

"Stare in Europa e cercare finché è possibile di convivere bene con gli altri, rispettando la moneta unica è uno dei punti cardine", ha spiegato l'economista cagliaritano.

Aggiungendo: "Io, prima ancora di aderire e dire ci sto, ho messo in chiaro questo: non ho alcuna intenzione di intraprendere un'azione contro l'euro e, se parlo di rafforzarlo, vuol dire che la mia istanza è discuterne".

Sulla crisi "alla greca" evocata nei giorni scorsi dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, Savona ha invece sottolineato: "L'Italia è decisamente diversa dalla Grecia: abbiamo una fortissima struttura industriale, abbiamo un ammontare di ricchezze enrome che, non trovando riscontro nel Paese, né protezione politica né rendimento sufficiente, defluisce sull'estero".

Insomma, per il professore sardo non ci sono le condizioni per un ipotetico default sul debito pubblico. "Infatti - le sue parole - il vero dibattito è sul condono fiscale. Allora, turiamoci il naso e, se facciamo il condono fiscale, siamo in grado di finanziare altre operazioni molto importanti, come l'intera riforma della Fornero".

(Unioneonline/l.f.)

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