Primo esame dell'Eurogruppo sulla manovra italiana, dopo l'accordo raggiunto dal governo sulla nota di aggiornamento al Def, che prevede per tre anni un rapporto deficit/Pil al 2,4% per i prossimi tre anni.

Questa mattina il ministro dell'Economia Giovanni Tria, è volato Lussemburgo per incontrare i colleghi europei, i 19 ministri della Finanza della moneta unica, ma in serata è tornato a Roma e domani non prenderà parte all'Ecofin.

Rispondendo ai giornalisti Tria ha invitato i partner europei a stare "tranquilli perché "il rapporto debito/Pil scenderà" nel 2019, così come previsto dai vincoli di bilancio di Bruxelles.

Alle parole del ministro ha replicato vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, che ha dichiarato: "Aspettiamo la bozza di legge di Stabilità" ma "a una prima vista" i piani di bilancio italiani "non sembrano compatibili con le regole del Patto".

Non diversamente si è espresso anche il commissario europeo per gli Affari economici e monetari Pierre Moscovici, secondo cui a "c'è una deviazione significativa" dagli "impegni presi" da parte del governo italiano.

Ha poi replicato alle critiche che gli sono state poste dal vicepremier Luigi Di Maio: "Ho visto che mi accusa di terrorismo o di terrorizzare i mercati: non ha senso. Io svolgo il mio ruolo e il mio ruolo come commissario è fare in modo che le regole, che sono comuni a tutti, siano rispettate da tutti".

Severo anche il giudizio espresso sulla nota di aggiornamento al Def dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker: "L'Italia si sta allontanando dagli obiettivi di bilancio concordati a livello eruopeo, abbiamo appena risolto la crisi della Grecia, non voglio ritrovarmi nella stessa situazione, una crisi è abbastanza. Se l'Italia vuole un trattamento speciale sarebbe la fine dell'euro. Per questo dobbiamo essere molto rigidi".

SPREAD A 283 PUNTI - Una situazione che ha causato turbolenze a Piazza Affari: la Borsa di Milano, ha chiuso a -0,49%.

A preoccupare in particolare è stato l'andamento dello spread che ha raggiunto, al termine della seduta, quota 283 punti.

SCONTRO SALVINI-JUNCKER - Il documento presentato dal governo Conte ha ricevuto un primo commento dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. Anzi, più che un commento, un ammonimento: "Se l'Italia vuole un ulteriore trattamento speciale, ciò significherebbe la fine dell'Euro. Quindi bisogna essere molto rigidi", ha detto Bruxelles.

"L'Italia - ha aggiunto - sta prendendo le distanze dagli obiettivi di bilancio che abbiamo concordato congiuntamente a livello europeo. Non vorrei che, dopo essere stati in grado di affrontare la crisi greca, finissimo con la stessa crisi in Italia. Una di queste crisi è stata sufficiente".

A stretto giro è arrivata la replica del governo, per voce del vicepremier Matteo Salvini: "In Italia nessuno si beve le minacce di Juncker, che ora associa il nostro Paese alla Grecia. Vogliamo lavorare per rispondere ai bisogni dei nostri cittadini", ha detto il ministro dell'Interno.

"I diritti al lavoro, alla sicurezza e alla salute sono priorità del governo e andremo fino in fondo. Alla faccia di chi rimpiange l'Italia impaurita, quella con le aziende e il futuro in svendita", ha proseguito, assicurando poi: "Non ci fermeranno".

(Unioneonline/D-F-l.f.)

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