Per il governo Meloni nuova giornata di confronto con le parti sociali sulla riforma fiscale

Dopo l'incontro di ieri con i sindacati, che hanno bocciato la bozza dell’esecutivo e annunciato prossime mobilitazioni, oggi sono in programma a Palazzo Chigi gli incontri con le rappresentanze delle imprese e degli ordini professionali: prima Confindustria, Abi, Confapi, Confimi, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cia, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Federterziario, Confeservizi, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri. Poi toccherà ad Ania, Ance, Confedilizia, Alleanza Cooperative, Confcooperative, Unicoop, Commercialisti, Ordine dei Consulenti del Lavoro, Confprofessioni, Assoprofessioni, Tributaristi Italiani.

Per il governo sono presenti il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il vice ministro Maurizio Leo e il sottosegretario della presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

COSA PREVEDE LA RIFORMA – La novità principale della riforma è la volontà di portare l'Irpef da quattro a tre scaglioni di reddito, con relativa riduzione delle corrispondenti aliquote. Già l’esecutivo guidato da Mario Draghi, lo scorso anno, aveva ridotto scaglioni e aliquote da cinque a quattro. Il governo Meloni passa ora da quattro a tre aliquote con l’obiettivo di ridurre l'imposizione fiscale generale. È prevista inoltre una prima flat tax per i dipendenti, che si applicherà sui redditi aggiuntivi rispetto a quelli dell’anno precedente, sulla falsariga dello schema già sperimentato per i lavoratori autonomi. Infine, nella bozza del testo è contenuto il taglio delle spese fiscali, dal quale saranno escluse le detrazioni per spese sanitarie, per l’istruzione e per gli interessi passivi sui mutui prima casa, oltre che le deduzioni per i contributi di colf e badanti.

(Unioneonline/F)

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