Ieri Mario Draghi ha presentato il Piano nazionale di ripresa e resilienza alle Camere, e in 336 pagine non ci sono grandi opere in Sardegna. Ci sono tanti investimenti per il Sud, cui sono destinati 82 dei 248 milioni complessivi del piano, ma non basteranno a colmare il gap dell’insularità.

Per farsi un’idea, la Sardegna è la Regione del Mezzogiorno meno richiamata, citata solo due volte contro le otto della Sicilia. Nel piano si parla di estendere al Sud l’Alta velocità ferroviaria, dalla Napoli-Bari alla Palermo-Catania passando per la Salerno-Reggio Calabria, tutte tratte i cui tempi di percorrenza saranno considerevolomente diminuiti.

Ma di Alta velocità nell’Isola non c’è traccia: si parla solo di inteventi strategici “Easy & Smart” nella stazione di Oristano, e di realizzazione di un ultimo miglio di rete ferroviaria per collegare Olbia e Alghero con i rispettivi porti. Di Sardegna si parla anche a pagina 282, in merito al rafforzamento delle Zone economiche speciali.

"Grazie alle risorse del Pnnr l’Italia avrà grandi opportunità, e le risorse saranno investite anche nell’Isola che beneficerà di tutte le risorse. Ma la Sardegna ha un gap che non è quello del Meridione, da noi la Salerno-Reggio Calabria non produce effetti”, osserva il consigliere regionale Pd Cesare Moriconi. “Non abbiamo colto neanche lo spiraglio del fondo aggiuntivo, istituito per recuperare i progetti in eccedenza, è mancata la negoziazione politica”, è il suo commento.

Per la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda, l’Isola può intercettare bene “i fondi per la transizione digitale, per la fiscalità di sviluppo, il riequilibrio tra Nord e Sud e per le attività di giovani e donne che sono trasversali”, ma su “trasporti, piano per lo spopolamento, la natalità e l’inclusione non vedo nulla di diretto”. Stefano Tunis si sofferma sul Green new deal: “Il Piano parla di un nuovo contesto produttivo che non alteri l’ambiente ma tace sul fatto che altri modelli produttivi l’hanno fortemente inquinato, e la posta sul recupero ambientale è inesistente. Un danno notevole per la Sardegna”.

(Unioneonline)

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