Le aziende sarde sono pronte alla sfida resa possibile dalle risorse comunitarie a sostegno del rilancio, ma come in tutta Italia gli imprenditori isolani chiedono semplificazione, chiarezza e assistenza.

Secondo l'indagine condotta su 32mila imprese italiane, la Sardegna è tra le Regioni italiane in cui si registra più conoscenza della politica di coesione territoriale dell'Unione europea, con un grado di preparazione alla sfida del nuovo settennato di programmazione secondo solo a Basilicata e Campania.

Il dato emerge dall'indagine di SiCamera e InfoCamere, cui hanno preso parte anche le Camere di Commercio di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari. L'indagine si inserisce nell'ambito del progetto Sisprint, Sistema integrato di supporto alla progettazione degli interventi territoriali, è condotta da Unioncamere e Agenzia per la Coesione territoriale ed è finanziata dal Pon Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.

Un'impresa italiana su tre intende usare finanziamenti europei e fondi comunitari, ma chiede assistenza tecnica, semplificazione delle procedure e linguaggio semplice per bandi e modulistica.

Una su due fatica ad adempiere alle richieste, per oltre un quarto passa troppo tempo tra richieste e assistenza e gli strumento sono poco rispondenti alle esigenze delle imprese. Per il 17,8% delle imprese i bandi non attengono alle sue attività, per il 14% c'è poca assistenza dalle amministrazioni responsabili dei bandi, il 13,6% lamenta le sue limitate dimensioni aziendali, il 13,2% la scarsa chiarezza dagli istituti di credito, il 10,9% le difficoltà a presentare garanzie e fidejussioni.

Per oltre il 50% è indispensabile semplificare le procedure amministrative, per il 33,9% un linguaggio semplice nei bandi e nella modulistica, per il 19,9% l'assistenza tecnica ai bandi e dopo, per il 13,6% una documentazione amministrativa standard, per il 13% una comunicazione mirata a target specifici, per il 12,6% un'informazione approfondita sui tempi di avvio dei bandi, per l'8,5% tempi certi per avvisi, valutazione del progetto e pagamenti.

(Unioneonline/F)
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