I lavoratori della Portovesme pronti a marciare su Cagliari per far sentire la loro voce.

La mobilitazione, innescata dalla fumata nera arrivata dal tavolo del Mise ieri a Roma, con l'azienda che ha confermato la fermata della linea produttiva della linea del piombo nella fonderia di San Gavino e nell'impianto KSS del Sulcis, è prevista per l’inizio di prossima settimana.

Lunedì 10, alle 9, ci sarà un incontro con i sindaci del territorio e martedì 11 è previsto un raduno a Cagliari con un presidio davanti a Villa Devoto, sede di rappresentanza della Presidenza della Giunta regionale.

La decisione di alzare il livello della protesta – per il momento non sono però annunciati scioperi – è emersa dall'assemblea dei lavoratori e dalla riunione tra i segretari provinciali e di categoria.

I lavoratori chiedono a Regione e Governo di trovare una soluzione per evitare lo stop della produzione del piombo (che l’azienda giustifica con i rincari del costo dell’energia) e per scongiurare la cassa integrazione per circa 200 lavoratori tra i due stabilimenti sardi. 

(Unioneonline/l.f.)

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