Lettera aperta del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte sulla crisi del porto industriale di Cagliari.

"Mi permetto - esordisce il primo cittadino - di rammentarle il contesto di grave criticità nel quale versa il compendio immobiliare più importante di tutta la Sardegna". Un porto che "ha tutto per essere un polo attraente, interessante e conveniente sotto il profilo commerciale, turistico, come cantiere specializzato nel rimessaggio di imbarcazioni da diporto anche di notevoli dimensioni".

Necessario, scrive Truzzu, lo sblocco del vincolo paesaggistico sulla spiaggia che non esiste più dopo la realizzazione di moli e banchine.

"Segnalo - le parole del sindaco - che il succitato vincolo comporta un notevole aggravio di costi e tempi (3 anni a fronte di 120 giorni previsti per legge) per l'ottenimento di tutte le autorizzazioni paesaggistiche-ambientali propedeutiche per qualsiasi intervento strutturale. Ci sono più di 100 milioni di euro di investimenti per la cantieristica navale del Porto Industriale che non possono essere utilizzati a causa del vincolo: così è difficile fare sviluppo. Anche la riqualificazione del Porto Storico non può prescindere dal trasferimento dei traffici commerciali e passeggeri, al Porto Canale".

Altro tema è la Zona Economia Speciale: "È da più di un anno sul tavolo dei ministeri competenti - continua il sindaco -. Se partisse il progetto, con l'accoglimento positivo da parte della presidenza del Consiglio, avremo grandi benefici per tutto il territorio. Si attrarrebbero nuovi operatori, ci sarebbero insediamenti produttivi diversificati, svilupperemo un eco-sistema nel quale a giovarne sarebbero molti ragazzi che avrebbero salari in linea con i grandi professionisti che già operano in Europa, in regimi meno vincolistici e certamente più convenienti".

"Sono certo - l'appello finale a Conte - che le questioni poste abbiano un'intrinseca validità e, in qualità di sindaco di Cagliari e della Città Metropolitana, le chiedo di fare i due passi decisivi per garantire un futuro di benessere e di sviluppo per tutta la nostra Isola".

(Unioneonline/D)
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