La segreterie regionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil esprimono forte preoccupazione sul futuro degli investimenti che interessano il polo industriale di Porto Torres a causa del posticipo dell'incontro relativo all'aggiornamento del protocollo di Chimica Verde, di cui non è stata comunicata nuova data.

Nel sito si trova ancora un pezzo importante dell'industria che è la chimica di base dove al suo interno ci lavorano oltre 260 persone. In una lettera inviata al presidente Pigliaru e ad Eni-Versalis "chiediamo con urgenza un piano di sviluppo per l'impianto Elastomeri di Porto Torres - scrive il segretario Femca Cisl, Luca Velluto - e di un piano complessivo per tutto il sito Versalis in quanto non è accettabile che in altre realtà produttive ci siano investimenti e sviluppo sulla chimica di base, mentre Porto Torres rischia la completa paralisi in attesa dei tempi che Matrìca richiede e che Eni ha dichiarato, ricordando che ad oggi abbiamo ancora una parte degli impianti fermi".

Inaccettabile per il coordinamento Femca "che Porto Torres e la Sardegna siano stati vergognosamente cancellati dalla mappa italiana della gestione HR di Versalis e che la stessa fine la faremo con la gestione industriale, quindi non esisterà più il sito di Porto Torres".

A fronte di tutto questo il coordinamento Femca dello stabilimento chimico di Porto Torres sollecita Regione ed Eni a non concentrarsi solo sulla chimica verde, bonifiche e energie rinnovabili ma anche sulla chimica di base, "perché ad oggi ha ancora un futuro e gli impianti sono la parte di maggioranza nel sito, tenendo presente anche tutto l'indotto che circonda tale realtà".
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