La Sardegna è una delle regioni italiane in cui le aziende pagano con maggiore ritardo i propri fornitori.

È quanto emerge dallo Studio Pagamenti realizzato da Cribis, società specializzata nella business information.

L'andamento dei pagamenti a giugno 2018 mostra un leggero aumento (+0.8%) di quelli puntuali rispetto a giugno 2017, ma è in calo (-0,5%) rispetto a marzo 2018.

Restano invece stabili all'11% le aziende con ritardi superiori ai 30 giorni.

Le performance dell'Isola "confermano il dato negativo registrato nel trimestre precedente, con una percentuale di imprese puntuali inferiore alla media nazionale e alla media del Sud Italia". La concentrazione di pagamenti regolari è al 22,9%, a confronto con la media nazionale del 37,2% e del 23,8% delle regioni meridionali.

Le performance migliori a livello provinciale si registrano a Olbia-Tempio (26,2%) e Nuoro (24,4%), ma sono tutte "ben al di sotto dei livelli del 2010". Poi ci sono Cagliari e Sassari (22,1%) e Ogliastra (21,8%).

Olbia Tempio è anche la provincia che registra più ritardi superiori ai 30 giorni (21,7%), seguita da Cagliari (17,9%).

Da un confronto con il 2010 nell'intera Sardegna emerge un calo dei pagamenti alla scadenza del 24,7%, a fronte di un aumento dei ritardi gravi di quasi l'82%. Segnale lampante che le aziende sono sempre più con l'acqua alla gola.

Rispetto a marzo 2017 invece c'è un calo del 6,1% delle imprese puntuali e un aumento del 9,6% di quelle con ritardi superiori ai 30 giorni.

Guardando ai comparti produttivi, il settore con le migliori performance è quello dei servizi finanziari (40,6% di imprese puntuali), mentre il manifatturiero è quello più in difficoltà (appena il 18,6% di pagamenti alla scadenza).

(Unioneonline/L)
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