Rifinanziamento del bonus auto, diluizione delle cartelle fiscali, equiparazione della quarantena alla malattia anche per il 2021, prolungamento della cig per le Pmi, ma anche stretta sul lavoro nero e maggiori controlli per la sicurezza in fabbrica.

Sono alcune delle misure chiave contenute nel decreto su fisco e lavoro approvato oggi in Consiglio dei ministri, segnato da qualche tensione in particolare sul rifinanziamento del reddito di cittadinanza.

BONUS AUTO – È stato rifinanziato nel decreto l'incentivo all'acquisto di veicoli a bassa emissione, anche usati. Avrà altri 100 milioni fino a fine anno. I fondi sono però inferiori rispetto a quanto previsto dalle prime bozze del dl, dove se ne stanziavano 300 milioni.

CARTELLE – Il decreto fiscale mette al sicuro anche chi è in difficoltà con l'Agenzia delle entrate. Viene esteso da 10 a 18 il numero delle rate che, se non pagate, determinano la decadenza dalla rateizzazione concessa (per i piani già esistenti prima dello stop della riscossione). È poi previsto il differimento del versamento delle rate per accedere alla rottamazione-ter e al saldo e stralciRi. Viene anche prolungato a 150 giorni, invece di 60, il termine per l'adempimento spontaneo delle cartelle notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021.

QUARANTENA E CASSA COVID – Nel dl è previsto il rifinanziamento per le misure che equiparano la quarantena alla malattia e dei congedi causa Covid. Chi ha figli minori di 14 anni può astenersi dal lavoro in caso di dad. Rifinanziate anche 13 settimane di cassa integrazione per i datori di lavoro che sospendono o riducono l'attività, con contestuale blocco dei licenziamenti.

SICUREZZA SUL LAVORO - Nel decreto arrivano le misure urgenti per prevenire le morti sul lavoro che inaspriscono le sanzioni per chi viola le norme. Per "gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista la sospensione dell'attività, anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti", spiega il governo. E basterà avere il 10% del personale "in nero", e non più il 20%, per essere sospesi. Per riprendere l'attività si pagherà una multa, con importo raddoppiato in caso di una precedente sospensione.

SUPERBONUS ED ECOBONUS - Gli incentivi a cui tutti guardavano, il Superbonus e l'ecobonus al 65%, saranno invece con ogni probabilità rinnovati in manovra. Il Mite ha proposto una proroga del secondo per tutto il 2022, accompagnato dal bonus al 50% per mobili ed elettrodomestici green. Il ministero chiede di rinnovare nel 2022 anche lo sconto in fattura e la cessione del credito. 

BRACCIO DI FERRO SUL REDDITO DI CITTADINANZA – Scontro nella maggioranza sul rifinanziamento del reddito di cittadinanza nell'ambito del decreto fiscale, per il quali sono stati stanziati ora altri 200 milioni di euro, "a fronte dell'andamento delle richieste", precisa il governo. 

Il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle hanno difeso la misura, che è passata, mentre i ministri di Lega, Forza Italia e Italia viva, Giorgetti, Brunetta e Bonetti hanno espresso i loro dubbi sulla sostenibilità della misura, in particolare in relazione al fatto che non ci sarebbe l'atteso effetto sul lavoro.

I ministri del centrodestra e di Iv avrebbero chiesto dunque di ridiscutere il tema in legge di bilancio e il premier Mario Draghi avrebbe ribadito che sarà la manovra la sede per discuterne, lavorando in particolare sulle politiche attive. 

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata