Nuovo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea per colpire la Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina.  Lo ha proposto la Commissione Ue, ma il Consiglio permanente dei 27 (Coreper) al momento non ha ancora trovato l’intesa, anche a causa del poco tempo a disposizione per approfondirne i contenuti. Il Coreper tornerà dunque a riunirsi nei prossimi giorni.

"Il futuro dell'Ue è scritto anche in Ucraina", ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen all'Eurocamera dove ha annunciato i nuovi provvedimenti.

Il nuovo pacchetto prevede l'esclusione da Swift di Sberbank e altre due grandi banche russo, ma – ha spiegato Von der Leyen – "proponiamo un divieto totale d'importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato".

"Ci assicureremo – ha proseguito Von der Leyen - di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l'impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell'anno".

A causa della dipendenza quasi totale di alcuni Paesi Ue dalle fonti d’energia provenienti dalla Russia, alcuni Stati avranno una sorta di deroga: si tratta di Ungheria e Slovacchia, che saranno esentate fino alla fine del 2023 dall'applicare il blocco delle importazioni di petrolio dalla Russia.

Proprio l’Ungheria, però, ha annunciato che non sosterrà la proposta dell'Ue per un embargo graduale sul petrolio russo così come è stata presentata. Lo ha riferito il portavoce del governo di Budapest, Zoltan Kovacs.

"Oggi – ha poi spiegato Von der Leyen – sanzioniamo anche ufficiali militari di alto livello e altri individui che hanno commesso crimini di guerra a Bucha e che sono responsabili dell'assedio disumano della città di Mariupol, mandando un altro importante segnale a tutti i responsabili della guerra in Russia: sappiamo chi siete e sarete ritenuti responsabili".

Bloccate anche tre grandi emittenti russe, cui “non sarà più permesso loro di distribuire i loro contenuti nell'Ue, in qualsiasi forma, sia via cavo, via satellite, su internet o tramite applicazioni per smartphone. Questi canali televisivi – ha sottolineato Von der Leyen - amplificano le bugie e la propaganda di Putin in modo aggressivo. Non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie. Inoltre il Cremlino si affida a contabili, consulenti e spin doctor europei. E questo ora finirà. Stiamo vietando la fornitura di questi servizi alle aziende russe".

Bruxelles, infine, propone di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kyrill.

(Unioneonline/l.f.)

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