Mes, raggiunta l'intesa tra maggioranza e governo sul testo della risoluzione
Si è concluso il vertice, accordo trovato: "Soddisfacente per tutti"Intesa raggiunta sul testo della risoluzione sulla riforma del Mes al vertice di maggioranza che si è appena concluso. L'accordo, spiegano fonti di governo, è "soddisfacente per tutti i gruppi".
Il via libera alla bozza è arrivato anche dai renziani anche se a quanto pare la firma dei capigruppo Iv in calce al testo sarà messa solo dopo aver ascoltato l'intervento del premier Giuseppe Conte in Aula.
Domani pomeriggio dunque ci sarà la resa dei conti: Palazzo Madama voterà la riforma, un passaggio decisivo per il futuro della maggioranza.
Ad impensierire il Conte due è l'ala ortodossa dei Cinque Stelle mentre il centrodestra probabilmente voterà compatto contro.
I NUMERI - A bocce ferme la maggioranza ha i numeri: almeno 168 i voti, 17 sopra la soglia fatidica dei 151 grazie al quale ogni governo sta in piedi. A questi andrebbero aggiunti Mario Monti e Elena Cattaneo, e sulla carta, anche Liliana Segre e Giorgio Napolitano. Gli ultimi due, però, da tempo non vengono in Aula.
La minoranza, invece, ha 149 seggi. Tra le fila dei Cinque Stelle, ad aver firmato la lettera degli ortodossi la settimana scorsa erano stati una quindicina. Al momento, in seguito al dibattito interno e la moral suasion dei vertici, pare che orientati a votare no sarebbero in tre. Oltre a loro, ci sarebbero dai due ai cinque senatori, sempre 5S, ancora in forse. Se si ipotizza l'assenza dei tre ministri-senatori Stefano Patuanelli, Nunzia Catalfo e Teresa Bellanova, presenti alla riunione durante la quale è stata riscontrata la positività di Luciana Lamorgese, i sì alla riforma, provenienti dalla maggioranza, potrebbe calare, nello scenario peggiore per loro, a 157.
(Unioneonline/D)