Gusto e freschezza pari a quella delle migliori carni bovine europee e odore della carne frollata addirittura superiore. Lo testimoniano consumeatori e chef.

Sono i risultati incoraggianti per l'allevamento sardo provenienti dal progetto di ricerca “Probovis” che, per 15 mesi circa, ha coinvolto l'azienda di trasformazione carni Forma Srl di Nuoro e il Dipartimento di Agraria (sezione di Scienze Zootecniche) dell’Università di Sassari.

Sono stati presentati questa mattina in una conferenza stampa aperta dai saluti del rettore Gavino Mariotti.

La sorpresa è che i vitelloni della razza sardo-bruna hanno la stessa qualità di quelli incrociati con la razza limousine e con i bovini di razza limousine pura, che nascono come soggetti specifici per la produzione di carne e hanno ormai raggiunto gli standard delle migliori razze allevate in altri Paesi europei.

Antonio Lorenzoni, della LM Consulting, che si è occupato dei focus group che hanno testato alla cieca le carni, e ha analizzato il mercato, sottolinea: “La carne bovina sarda non ha un brand e quindi non è conosciuta e va raccontata. Sarebbe necessario costruire un Igp come fatto per l'agnello di Sardegna che infatti ha più notorietà e che come qualità è alla pari con l'agnello irlandese”.

Il sistema di allevamento che cura il benessere degli animali e le potenzialità per i diversi prodotti sia bovini che ovini sono stati evidenziati da Francesco Forma, a capo dell'azienda che cura tutte le fasi dall'allevamento alla macellazione e trasformazione: “La carne di bovino frollata, gli hamburger e i prodotti pre-cotti anche della carne di agnello possono ampliare il mercato e andare incontro alle esigenze di ristoratori e consumatori mantenendo alta la qualità”.

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