Il primo segno meno dopo 14 trimestri consecutivi di crescita. L'Istat fotografa la frenata dell'economia italiana.

L'istituto statistico ha aggiornato i dati del terzo trimestre 2018, il Pil è diminuito dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre del 2017.

Il dato è stato rivisto al ribasso rispetto alla stima preliminare che era dello 0%.

L'Italia non registrava un dato congiunturale negativo dal secondo trimestre del 2014.

Dal lato dell'offerta per beni e servizi si registra un andamento positivo solo per il valore aggiunto dell'agricoltura (+1,6%), male industria e servizi (diminuiscono rispettivamente dello 0,1 e dello 0,2%).

Il governo nella nota di aggiornamento al Def prevedeva di chiudere l'anno con una crescita dell'1,2% e il 2019 con una crescita dell'1,5%.

Numeri già considerati ottimistici prima di questa frenata.

"Il Pil lo faremo crescere", ha detto Giuseppe Conte a Buenos Aires, interpellato dai giornalisti che gli chiedevano un commento sui dati.

"Colpa dell'insipida manovra di Gentiloni", attacca Di Maio, che fa spallucce anche sui numeri negativi riguardanti la disoccupazione. "Aumenta perché i giovani che prima erano inattivi ora cercano lavoro, vuol dire che stiamo dando più speranza".

(Unioneonline/L)
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