A febbraio l'Istat stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 100,9 a 104), mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese rimane stabile a quota 109,1.

Il clima di fiducia dei consumatori risale dopo la diminuzione registrata a gennaio. Il miglioramento dell’indice è dovuto a un’evoluzione positiva delle opinioni sulla situazione economica generale, a un aumento delle aspettative sulla situazione economica familiare e a valutazioni in miglioramento sia sull’opportunità di effettuare acquisti nella fase attuale sia sulla possibilità di risparmiare in futuro. In particolare, la maggiore fiducia sarebbe legata alla percezione della recente diminuzione del prezzo dell’energia e alla frenata dell'inflazione.

In riferimento alle imprese, il clima di fiducia peggiora nel comparto dei servizi di mercato (da 104,2 a 103,3) e in quello delle costruzioni (da 158,8 a 157,2), rimane stabile nella manifattura (a 102,8) e migliora nel commercio al dettaglio (da 110,6 a 114,6).  Considerando le componenti dei climi di fiducia delle imprese calcolati per i diversi comparti, nei servizi di mercato i giudizi e le attese sugli ordini peggiorano, mentre le opinioni sull’andamento degli affari sono in lieve miglioramento rispetto al mese scorso; nelle costruzioni valutazioni sugli ordini in peggioramento si affiancano ad aspettative sull’occupazione presso l’azienda in aumento. Per quanto riguarda la manifattura, le opinioni sugli ordini e sulla domanda e le aspettative di produzione registrano una dinamica positiva laddove le valutazioni sulle scorte evidenziano un accumulo. Infine, nel commercio al dettaglio giudizi e, soprattutto, aspettative sulle vendite sono stimate in deciso miglioramento mentre il saldo dei giudizi sulle scorte aumenta.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata