Tornano a crescere i numeri degli occupati: a novembre 2017, rispetto al mese precedente, si è registrato un +0,3%, pari a 65mila nuovi posti di lavoro in più.

Lo riferisce l'Istat.

Rispetto a novembre dello scorso anno, gli occupati aumentano di 345mila unità, o l'1,5%, portandosi a 23,183 milioni. Il tasso di occupazione sale al 58,4%, in crescita di 0,2 punti percentuali.

Il livello degli occupati è il più alto dal 1977, quando sono iniziate le serie storiche trimestrali. Tuttavia, precisa l'Istituto statistico, questo dipende anche dalla crescita della popolazione, che aumenta in valore assoluto gli occupati.

Il segno +, continua l'Istat, interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni.

L'aumento è determinato esclusivamente dai dipendenti a termine, mentre calano i permanenti e rimangono stabili gli indipendenti.

I DISOCCUPATI - Su base annua diminuiscono sia i disoccupati (-7,8%, -243 mila) sia gli inattivi (-1,3%, -173 mila), rileva ancora l'Istituto statistico italiano.

Sul fronte giovani, a novembre 2017, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 32,7%, in calo di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente.

IL COMMENTO DI RENZI - "Con i dati Istat di oggi si realizza un risultato storico - ha commentato il segretario del Pd, Matteo Renzi, su Facebook -. Da febbraio 2014 a novembre 2017 l'Italia ha recuperato più di un milione di posti di lavoro: 1.029.000 per la precisione (di cui il 53% a tempo indeterminato). Il JobsAct ha fatto aumentare le assunzioni, non i licenziamenti: il tempo è galantuomo, lo diciamo sempre".

"Le persone che lavorano sono al livello massimo da quando esistono le serie storiche dell'Istat: 23 milioni e 183 mila. Mai l'Italia aveva raggiunto questo livello di occupati -prosegue il leader del Pd-. Quando noi abbiamo iniziato, la disoccupazione era oltre il 13%, adesso è all'11%. Quella giovanile era oltre il 44%, adesso è sotto il 33%. Ma il milione di posti di lavoro è ciò che fa notizia perché qualcuno lo aveva promesso invano, noi lo abbiamo realizzato davvero. Perché questi dati sono ufficiali Istat e nessuna fake news può dire il contrario".

(Unioneonline/D)

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