Un luogo dove lo spazio fisico e quello digitale si uniscono e pongono al centro l'uomo, dove si sperimenteranno forme innovative che agevoleranno il sistema dei trasporti, la gestione dei rischi e delle emergenze, la comunicazione, la logistica, la sanità. Ecco "Sardegna 5.0", il nuovo laboratorio di Esri Italia, l'azienda tecnologica da 15 anni presente nell'Isola con il sistema informativo ambientale e regionale Sira e specializzata nella "scienza del dove", che adesso scommette in modo più deciso in Sardegna.

COLLABORAZIONI - "Dopo Roma e Milano, apriamo una sede a Cagliari e cominciamo con una quindicina di persone super specializzate", dice Emilio Misuriello, amministratore delegato di Esri Italia. "Abbiamo scelto la Sardegna perché qui esiste una classe politica sensibile all'innovazione, ci sono università prestigiose, istituti di ricerca di alto livello e in queste condizioni possiamo sperimentare e lavorare insieme ad altri player importanti nella scienza del dove".

Quando si parla di mappe e di geolocalizzazione, Esri è un punto di riferimento per amministrazioni pubbliche e aziende private che gestiscono reti di distribuzione, e istituzioni che si occupano di emergenza.

Il mercato delle tecnologie geospaziali vale oltre 500 miliardi di dollari in tutto il mondo. Con Sardegna 5.0 si faranno sperimentazioni in agricoltura con l'utilizzo di tecniche di precisione che consentono un monitoraggio in remoto delle colture, migliorando i processi produttivi. "La tecnologia impiegata nell'agricoltura di precisione diventa anche strumento di supporto contro lo spopolamento delle zone interne della Sardegna", afferma Massimiliano Pirino, direttore Esri Italia-Cagliari.

LA REGIONE - "La Sardegna ha tutti i requisiti per diventare, nell'ambito dell'Agenda digitale, uno dei poli strategici in grado di offrire servizi di carattere telematico a tutto il territorio nazionale", afferma Filippo Spanu, assessore regionale agli Affari generali. "Per migliorare questi sistemi - conclude Spanu - c'è bisogno di connessioni internet veloci che solo la fibra ottica può garantire. Stiamo lavorando, con risorse pubbliche, per una diffusione capillare in tutto il territorio regionale della nuova rete in fibra ottica".

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