"Essendo il turismo così importante per un Paese come l'Italia, è molto importante investire e farlo con capacità di sfruttare al massimo quelle che sono le concessioni balneari, quindi queste concessioni vanno riassegnate attraverso meccanismi di gara”. Lo ha detto, nel corso di un punto stampa, il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni.

"Questo – ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio - non significa ignorare il lavoro fatto, gli investimenti fatti, le ricadute sociali della riassegnazione, ma contemporaneamente non si può ignorare il fatto che siamo in un regime di competizione e ci possono essere investitori che di questo patrimonio fanno un uso migliore". 

Le parole di Gentiloni hanno avuto immediate reazioni. 

Il segretario della Lega Matteo Salvini parla di “indegna invasione di campo anti-italiana da parte di un commissario europeo nominato dall'Italia. Letta che dice? Il Pd che dice ai 30.000 imprenditori e ai 300.000 lavoratori che rischiano di perdere lavoro e anni di sacrifici?”. 

"La Lega, i suoi ministri e i suoi parlamentari – aggiunge Salvini – stanno lavorando per una soluzione che, nel rispetto delle regole, non permetta la svendita delle spiagge italiane".

Di tutt’altro avviso, invece, il Movimento 5 Stelle: “Apprendiamo con profondo sconcerto dell'ultima sortita di Matteo Salvini sulle concessioni per i balneari. Si conferma ancora una volta anti-italiano, dato che volendo schivare la Bolkestein manderebbe decine di migliaia di

imprese dritto verso un baratro giuridico”, si legge in una nota dei pentastellati. “La storiella che in atto ci sarebbe un esproprio delle spiagge italiane, con la conseguente perdite di lavoro per 300mila persone, non regge”, aggiunge il M5S. “La Sentenza del Consiglio di Stato è chiara: servono assegnazioni con bandi pubblici entro il 31 dicembre 2023, oppure le concessioni decadranno. Già oggi si verificano ricorsi per la legittimità delle concessioni con annessi sequestri di stabilimenti. Non facendo nulla, come la Lega e FDI propongono, significherebbe moltiplicare esponenzialmente questo amministrativo della magistratura, con un danno per le imprese e per il Paese incalcolabile”, conclude il M5S.

La posizione del governo nelle parole del ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini:  “C'è l'impegno del governo a trovare soluzioni adeguate da mettere in campo per salvaguardare gli operatori del settore". L'esecutivo, ha aggiunto il ministro, "avanzerà una proposta e prima del Consiglio dei ministri che deciderà sulla vicenda delle concessioni demaniali sarà mia cura convocare un nuovo incontro".

(Unioneonline/l.f.)

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