Il prezzo del gas alla borsa europea di Amsterdam, il Ttf, ha chiuso la settimana sotto la soglia dei 50 euro al megawattora, a 48,9. È la prima volta dal dicembre del 2021, quando la crisi energetica era appena cominciata.

Dall'inizio dell'anno, il prezzo del metano al Ttf è già calato del 34,7%. Merito, secondo gli esperti, di un inverno con temperature miti, degli stoccaggi pieni, della diversificazione degli approvvigionamenti, del risparmio energetico delle imprese e della loro produzione ancora rallentata, proprio per gli alti costi dell'energia. Sembra che le misure prese a livello europeo sul fronte energia, tra cui il price cap (entrato in vigore lo scorso 15 febbraio), siano state efficaci. 

I costi energetici rimangono però alti rispetto al periodo pre-crisi: secondo il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, «questo alto prezzo del gas è assimilabile a una imposta sulla nostra economia, non solo quella dell'Italia. Nell'Ue la dobbiamo assorbire, e assorbirla più in fretta possibile». 

Restano inoltre ombre sul futuro, quando i prezzi potrebbero tornare a risalire: questa estate ci saranno da riempire di nuovo gli stoccaggi, non ci sarà più il metano russo, e sul Gnl ci sarà la concorrenza dell'Asia. Per il momento però si può sperare in un abbassamento delle bollette del gas, con una riduzione che dovrebbe poi riflettersi sul costo dell'elettricità, in Italia prodotta al 40% con il metano.

(Unioneonline/F)

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