"Il 2021 è stato un anno di forte ripresa, anche i dati del quarto trimestre sono positivi, la crescita dovrebbe avvicinarsi al 6,5%. Per il 2022 le previsioni indicano una crescita superiore al 4%, nel primo trimestre dovremmo recuperare il livello produttivo pre-crisi".

Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia Daniele Franco, che ha parlato delle stime per l’economia italiana relative all’anno in corso.

"L'andamento dell'economia nel 2022 è tuttavia condizionato dal protrarsi della pandemia, dalle tensioni internazionali e soprattutto dal costo dell'energia", ha aggiunto l’esponente del governo Draghi.

A preoccupare, oltre alla crisi ucraina, è la possibilità di ulteriori rincari per imprese e famiglie. Un timore condiviso da Confindustria, che nei giorni scorsi ha stimato un impatto del caro bollette sul Pil di quest’anno pari al -0,8%.

Abbiamo preso finora "misure per 5,5 miliardi per contenere i costi dell'energia. Altri interventi potranno essere adottati in relazione all'evolvere della situazione", perché "bisogna evitare che blocchi la ripresa", ha detto ancora il titolare di via XX settembre.

“Guardando in avanti dopo un quarto di secolo di crescita stentata, è necessario tenere tassi di crescita significativi nei prossimi anni. A questo riguardo sarà fondamentale l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, ha concluso Franco, che ha espresso anche soddisfazione per la ripresa dell'export e degli investimenti, “che hanno già recuperato il livello pre-crisi. Crescono sia i privati che i pubblici. Stiamo finalmente accrescendo il potenziale produttivo del Paese. In parallelo anche le esportazioni stanno salendo in modo sostenuto”.

(Unioneonline/F)

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