Ex Alcoa, incontro al Mise. I sindacati: "Il piano di rilancio non parte, il governo intervenga"
Gambardella (Uilm): "La nuova società è inconsistente, i lavoratori vogliono chiarezza"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Il progetto di rilancio per Sider Alloys non parte".
Questo il nuovo allarme lanciato dal responsabile Uilm, Guglielmo Gambardella, sulla vertenza ex Alcoa ei Portovesme, il cui progetto di rilancio è ancora fermo al palo.
Per fare il punto della situazione, oggi si è svolto un vertice al Ministero dello Sviluppo economico, presieduto dal vicecapo di gabinetto, Giorgio Sorial.
Al termine, però, è arrivata la nota della Uilm, che traccia un quadro fosco.
"La nuova società è inconsistente e serve una profonda riflessione sui motivi del ritardo e sulla capacità di gestire il riavvio dello smelter di Portovesme", si legge nel comunicato.
"Ad un anno dall'ingresso della multinazionale svizzera nella proprietà del sito del Sulcis, non è stato presentato un definitivo Piano Industriale e non è stato firmato il contratto per l'affidamento della progettazione del revamping dello smelter", prosegue il comunicato Uilm, che ricorda come invece, secondo quanto annunciato a febbraio 2018, Sider Alloys ad oggi avrebbe dovuto riavviare gli impianti e "raggiungere una produzione di alluminio pari almeno al 30% della capacità produttiva dello smelter assumendo almeno l'85% dei lavoratori ex Alcoa".
Invece, prosegue il sindacato, Sider Alloys continua con gli annunci e "prosegue con una gestione poco 'trasparente' delle prime assunzioni con una Associazione dei Lavoratori, per la quota del 5% delle azioni societarie, il cui ruolo non è ancora chiaro".
Questo, la chiosa, "nonostante nonostante la presenza di Invitalia nella società: "la situazione è fuori controllo da parte dei sindacati".
Per questo, la Uilm ha invitato il governo "a intervenire e fare chiarezza, ma soprattutto di assicurare la continuità degli ammortizzatori sociali per i lavoratori ex Alcoa".
Prossimo appuntamento con il tavolo di negoziato è fissato alla metà di aprile.
(Unioneonline/l.f.I