Cartelli invitanti e vetrine tirate a lucido non bastano.

Il primo giorno di saldi porta la gente per strada ma non regala grandi incassi ai negozi del centro di Cagliari. In compenso si porta dietro le solite polemiche di fine stagione. Anzi, no, d'inizio stagione.

SCONTI E POLEMICHE - "Saldi di fine stagione, sconti dal 30 al 50 per cento", rilanciano le vetrine di Ilario abbigliamento, affacciate su piazza Martiri. "Diciamo che come inizio è andato benino", racconta senza troppo entusiasmo Roberto Maggio, il titolare. "Il problema è che mancano regole precise che regolino i saldi", polemizza. "Ormai quasi tutti i commercianti fanno sconti a loro piacimento, senza aspettare il via ufficiale. Chi ci rimette sono i pochi onesti che rispettano la legge. È inaccettabile".

Qualche vetrina più avanti, la titolare di Blk street, non si sbilancia: "È prematuro fare pronostici adesso", taglia corto. Ma il negozio deserto - nonostante il metà prezzo - parla da solo.

GLI OTTIMISTI - "Sta andando bene", dichiara raggiante Ilenia Apruzzi, commessa di Jennyfer abbigliamento. "Anche lo scontrino medio è piuttosto alto, si spendono circa 29 euro".

In via Manno qualche commerciante azzarda il settanta per cento, partenza col botto, ma senza troppo successo. Pimkie si ferma al sessanta, e fa il pienone. "Siamo soddisfati sta andando proprio bene", spiega Stefano Camba, un commesso.

GLI AFFARI - I commercianti si dividono, i cittadini ne approfittano. "Per il momento abbiamo speso 150 euro", spiegano Salvatore Cherchi e il figlio Luca, arrivati da Sassari. In busta: scarpe, borsa, tuta da ginnastica e felpa. "Pensavamo che i saldi iniziassero l'otto, è stata una bella sorpresa, che ci ha fatto risparmiare trecento euro circa". È andata ancora meglio a Valentina Muscas: "Ho speso duecentotrenta euro, tutto al sessanta per cento".

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