Con il nuovo anno arrivano alcune importanti novità legate all'economia con le quali gli italiani dovranno familiarizzare, dalla nuova Irpef al tetto per il contante, dal Superbonus a Quota 102 per andare in pensione. 

AMMORTIZZATORI SOCIALI – Gli strumenti di tutela di chi perde il lavoro diventano universali, includendo anche le imprese con meno di sei dipendenti finora escluse (che dovranno però dovranno versare un contributo dello 0,5% sui salari). Il decalage dell’indennità di disoccupazione inizierà dopo sei mesi, il contratto di espansione si userà a partire dai 50 dipendenti.

ASSEGNO UNICO – Entra in vigore uno strumento universale per chi ha figli a carico, che scatta dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni del figlio e sostituisce altri bonus (eccetto quello per l’asilo nido). Andrà da 175 euro mensili per Isee pari o inferiore a 15mila euro fino a 50 euro per Isee pari o superiore a 40mila euro. Si potrà fare domanda da gennaio, ma le erogazioni arriveranno a marzo (con il recupero delle somme relative ai primi due mesi).

CARO BOLLETTE – I prezzi aumenteranno ancora, visto il continuo incremento dei costi dell’energia. Il governo Draghi ha previsto 3,8 miliardi di euro nella legge di Bilancio per sterilizzare i rincari per le famiglia a basso reddito, oltre a ridurre al 5% l'Iva sul gas da riscaldamento. Il taglio degli oneri di sistema e l'alleggerimento riguarderà le famiglie meno abbienti. Le bollette del primo quadrimestre si potranno pagare in 10 rate.

STRETTA SUL CONTANTE – Da oggi il tetto scenderà dai duemila a mille euro. Anche per il pagamento dei salari (tranne le colf). La misura è stata decisa per contrastare il nero e puntare sulla strategia cashless.

DELOCALIZZAZIONI AZIENDALI – Al via una stretta anti-delocalizzazioni per le aziende: per spostare la sede servono tre mesi di preavviso e un piano per rendere meno traumatici gli esuberi. Raddoppiano le multe per chi viola la procedura.

MISURE PER I GIOVANI – Prorogato lo sconto sulle tasse per l'acquisto di case per gli under 36 ma anche la detrazione al 20% per l'affitto per i giovani under 31 (con redditi fino 15.493 euro). Diventa strutturale il bonus cultura per i diciottenni.

IRAP E IRPEF – Viene cancellata l'Irap per 835mila autonomi, tra professionisti e ditte individuali. Cambiano le aliquote Irpef. Si scende da cinque a quattro aliquote (23% da 0 a 15.000 euro; 25% da 15.000 a 28.000 euro; 35% da 28.000 a 50.000,00 euro; 43% sopra questa soglia). Cambiano anche le detrazioni. Lo sconto medio è di 264 euro l'anno. L'effetto concreto arriverà solo a marzo quando ci sarà il conguaglio anche per i primi due mesi dell’anno.

NEO-MAMME E NEO-PAPÀ - È previsto un taglio sperimentale del 50% dei contributi a carico delle lavoratrici madri del settore privato. I lavoratori dipendenti che avranno un figlio o lo adotteranno avranno d'ora in poi hanno diritto a 10 giorni di congedo obbligatorio e a un giorno di astensione facoltativa (questo in sostituzione di un giorno di astensione della madre) retribuiti al 100%. Il congedo dovrà essere fruito entro i primi cinque mesi dalla nascita o dall'adozione. 

ADDIO A QUOTA 100 – Cambiano ancora le regole per andare in pensione. I requisiti per lasciare il lavoro salgono a Quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi). Ci sarà un allargamento della platea dell’Ape social, in cui entrano tra l'altro gli edili e i ceramisti, estetisti, magazzinieri e anche le maestre. Prorogata Opzione donna senza revisione dei requisiti.

REDDITO DI CITTADINANZA – Cambiano i criteri per l'offerta di lavoro: dopo la seconda proposta si deve accettare il lavoro in ''tutta Italia'' o si decade dal beneficio (prima erano tre le proposte). Già al primo no si perderanno 5 euro al mese, con un decalage che si fermerà alla soglia dei 300 euro di sussidio. I beneficiari "occupabili" dovranno presentarsi al centro per l'impiego almeno una volta al mese.

BONUS EDILIZI – Il superbonus 110% è stato prorogato per i condomini fino al 2025, ma con un decalage: rimane al 110% fino al 2023, poi al 70% nel 2024 e al 65 nel 2025. Le regole più stringenti introdotte per le villette a inizio manovra sono state allentate: la proroga a tutto il 2022 c'è se entro giugno è stato completato il 30% dei lavori. La proroga è fino al 2025 per i Comuni colpiti da eventi sismici. Il Bonus mobili raddoppia da 5 a 10mila euro, ma si attiva solo di pari passo con il bonus ristrutturazioni.

(Unioneonline/F)

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