I prodotti sardi rischiano di marcire a terra, mentre si continua a importare ortofrutta dalle altre nazioni, soprattutto dalla Spagna.

È la denuncia di Coldiretti Sardegna, che ritiene inaccettabile che in questo momento le produzioni sarde vengano messe in secondo piano o addirittura trattate allo stesso modo delle estere negli scaffali dei supermercati sardi.

Coldiretti Sardegna si rivolge alla politica, e in particolare al Presidente e alla Giunta regionale: "Ci giungono ancora voci - scrive il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu - di forti importazioni di quintali di prodotti agroalimentari dalla Spagna e da altre nazioni, mentre i nostri agricoltori si ritrovano paradossalmente con i prodotti e gli animali invenduti perché rifiutati proprio da queste nazioni, che hanno addirittura fatto terrorismo per meri e dichiarati motivi speculativi sull'agroalimentare made in Italy e quindi anche sardo".

"In un momento di emergenza in cui tutto è straordinario - la conclusione - chiediamo alla Giunta Regionale che si faccia promotrice di riempire gli scaffali dei supermercati con prodotti 100% sardi, dando la possibilità ai cittadini di fare la spesa locale, una boccata di ossigeno agli agricoltori ed alla nostra economia ed evitando un ingiustificato spreco di cibo".

(Unioneonline/v.l.)
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