Entro il 2030 tutti gli edifici residenziali europei dovranno raggiungere la classe energetica E ed entro il 2033 quella D. Lo prevede la direttiva “Case Green” ratificata dal Parlamento Ue un mese fa. Normativa che mira a incrementare la frequenza delle ristrutturazioni e ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra nel settore edilizio.

E in Sardegna le unità abitative interessate sono circa 140mila: sono quelle che ricadono nella classe energetica più bassa, la G.

In base ad un report del Centro Studi della Cna Sardegna, solo per raggiungere il primo dei due obiettivi (classe E) limitato al 15% delle abitazioni più energivore, ogni anno nell'Isola potrebbe essere necessario intervenire su circa 14.000 abitazioni con un investimento complessivo di 7,8 miliardi in 10 anni. Un dato da comparare con la "normale" attività di ristrutturazione che negli ultimi dieci anni ha comportato un esborso di circa 11,6 miliardi.

In Sardegna ci sono 978mila unità abitative di cui circa il 37,5% ha più di 50 anni: le abitazioni in edifici costruiti prima del 1920 sono invece circa 46.700 (4,8% del totale). Delle 978.437 abitazioni regionali oltre il 67% è in classe energetica G (la più bassa).

Non solo: l'applicazione della prima fase della direttiva UE potrebbe richiedere anche l'installazione di 980mila infissi, circa 98mila aggiuntivi ogni anno. Il valore dei lavori attivati, considerando un costo medio, incluso installazione, di 1.250 per finestra e 1.640 euro per portoncino di ingresso, sarebbe allora di circa 1,3 miliardi di euro in dieci anni.

«Un ritmo maggiore di quello raggiunto nell'ultimo biennio con i lavori del superbonus 110%, ovvero 16.800 unità abitative in poco più di due anni (12.572 nel solo 2022) - commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente della Cna Costruzioni Sardegna - In termini di investimento atteso, considerando le similitudini con la tipologia di intervento relativa al superbonus (anche il quel caso l'obiettivo era di innalzare di due classi l'efficienza energetica degli immobili), si può considerare un costo medio per intervento di 56mila euro (valutati a valori costanti 2019) e arrivare a una stima complessiva di 7,8 miliardi in 10 anni, una sfida impegnativa anche per il sistema dell'offerta».

Gli addetti della filiera degli infissi e del serramento in Sardegna sono oltre 4.500, le imprese più di 1.600.

L’anno scorso grazie agli incentivi sono stati installati nell’Isola 307mila infissi, nel biennio 2021-2022 oltre 561.000.

(Unioneonline/s.s.)

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