"Occorre trovare un equilibrio tra le esigenze degli armatori e degli autotrasportatori. Analizzeremo le voci che stanno generando questo aumento e cercheremo come Governo di mettere in campo ogni possibile azione per diluirne in positivo gli effetti".

Lo ha detto il viceministro dei Trasporti Giancarlo Cancelleri che, insieme al ministro Paola De Micheli, ha incontrato i rappresentanti delle categorie degli autotrasportatori e degli armatori per fare il punto sul caro-tariffe del trasporto merci per effetto dei rincari sul carburante a basse emissioni di zolfo.

Rincari che tra ieri e oggi hanno scatenato proteste nei principali porti dell'Isola e della Sicilia.

"Spero che il blocco non si trasformi in un boomerang per l'economia della Sardegna e della Sicilia, per questo motivo - ha aggiunto Cancelleri - lancio un appello a sospendere il blocco stradale davanti ai porti, il governo è per il buon esito della vicenda e stiamo già lavorando alla soluzione da portare all'incontro della prossima settimana".

L'incontro, fanno sapere dal Mit, ha avuto come obiettivo principale quello di "cominciare a vagliare tutte le possibili proposte per sostenere il settore del trasporto merci e il suo ruolo fondamentale per lo sviluppo dell'economia del Paese soprattutto per gli spostamenti verso le isole maggiori. Tutto ciò rispettando allo stesso tempo le esigenze degli stessi armatori per un rincaro imposto loro dagli investimenti che hanno dovuto affrontare per convertire le navi ai dettami normativi della direttiva comunitaria".

Il problema delle emissioni di zolfo nel trasporto marittimo, ha commentato il segretario della Filt-Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu, "non è un argomento da sottovalutare" ma "considerata la condizione di insularità è palese che le persone e in questo caso soprattutto le merci da e per la Sardegna si debbano spostare con le navi-traghetto".

Tuttavia "questo non può significare che l'intero costo delle norme varate per il rispetto dell'ambiente e contro l'inquinamento venga scaricato totalmente aumentando le tariffe sulle navi. Qualora non dovesse essere rimossa questa decisione 'folle' si verificherebbe l'ennesima ingiustizia a danno dei sardi sotto l'aspetto economico e sociale".

(Unioneonline/D)
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