Autotrasportatori di Sardegna di nuovo in agitazione a causa dei rincari del carburante. 

Mentre l'Associazione Autotrasportatori Sardi Riuniti (Asr) conferma la manifestazione di protesta di lunedì 27 giugno, domani – giovedì – a Cagliari i rappresentanti dell'associazione Ruote Libere incontreranno il prefetto Gianfranco Tomao e i tecnici dell'Assessorato regionale ai Trasporti sul tema del caro gasolio che sta mettendo in ginocchio la categoria.

"Ringraziamo il Prefetto e l'Assessorato per aver risposto positivamente alla nostra richiesta - affermano la presidente di Ruote Libere Cinzia Franchini e Piero Muscas, referente di Ruote Libere Sardegna -. L'incremento del costo del carburante sta costringendo molte aziende dell'autotrasporto, ulteriormente penalizzate dalla totale liberalizzazione che ha riguardato il settore e che ha reso di fatto carta straccia le vecchie licenze, a scegliere tra lavorare in perdita o chiudere definitivamente i battenti”.

"La riduzione lineare delle accise – proseguono Franchini e Muscas – è certamente positiva e anzi, chiediamo al Governo che venga estesa a tutto il 2022 consentendo però, differentemente da quanto avviene ora, alle aziende che dispongono di autocarri Euro V e VI di poter contare sulla riduzione ordinaria delle accise così come avviene in altri paesi d'Europa. Tutto questo però non basta. Nell'immediato è necessario fissare un tetto massimo al costo del carburante almeno fino a fine anno. Un prezzo per il gasolio che non può superare 1,60 euro al litro in linea con il costo medio del 2021. Una azione mirata a scongiurare anche derive illegali dovute alla commercializzazione e all'utilizzo di gasolio il cui prezzo ridotto è frutto di meccanismi distorti di evasione di accise e Iva".

(Unioneonline/l.f.)

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