Prezzi di energia elettrica e gas alle stelle, con il conseguente rischio, per le Rsa della Sardegna, di non riuscire più a far fronte ai costi delle bollette. È l’allarme lanciato da ANAP Sardegna, l’associazione dei pensionati artigiani di Confartigianato, che lancia un appello ai parlamentari sardi affinché si occupino immediatamente, prima dell’arrivo dell’inverno, di questo gravissimo problema.

“Si parla tantissimo della crisi delle famiglie, delle imprese e delle strutture alberghiere strangolate dai costi delle bollette del gas e dell’elettricità - commenta Paola Montis, presidente dell’ANAP Sardegna – ma poco, al contrario, si sente sulle
ripercussioni del caro energia sulle strutture residenziali per gli anziani, che debbono affrontare ostacoli ancor più grandi, con il concreto rischio di chiusura che porrebbe seri interrogativi sulla sorte degli anziani che vi sono ospitati”.

Se chiudesse anche solo una RSA, prosegue l’associazione, le ripercussioni sarebbero vastissime, e non solo sulla proprietà e sui dipendenti, ma anche sugli anziani e sulle loro famiglie.

“La peculiarità del problema delle RSA – precisa Montis - è che è impossibile ridurre il riscaldamento per gli ospiti fragili, così come è impossibile aumentare i costi delle rette a carico delle famiglie”. Di qui la pressante necessità di un intervento governativo, e quindi l’appello ai neo deputati e senatori isolani prima che si giunga all’irreparabile, ricordando come tali strutture residenziali e semiresidenziali ospitino persone spesso non autosufficienti, le quali nella maggior parte dei casi non possono essere ospitate nelle loro famiglie perché non ci sono le condizioni ambientali o le disponibilità di assistenza specializzata e continua.

“Appurato che gli ospedali non potrebbero farsene carico in quanto si tratta di “malati cronici” – conclude e si domanda la Presidente dell’ANAP Sardegna - se le Rsa fossero costrette a chiudere, dove sarebbero ricoverati gli ospiti?”.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata