«I lavoratori della Portovesme srl meritano chiarezza. Devono sapere che cosa ne sarà del loro futuro prima che venga compiuta ogni scelta, soprattutto nel Sulcis dove la fame di lavoro è fortissima. So come si vive in povertà: da bambino ho mangiato pane duro, non bisogna mai dimenticare cosa eravamo».

Carlo Lolliri, classe 1942, per quasi 50 anni, sino alla fine del 2019, ha guidato la Portovesme srl ma, come dice nel suo libro autobiografico “Storia del figlio di un minatore”, che ha presentato ieri a Cagliari nella parrocchia di San Benedetto, non ha mai messo le pantofole del pensionato.

Ha le idee ben chiare su quanto si potrebbe fare per far ripartire il polo industriale che ha visto nascere all’inizio degli anni ‘70 . Ed è pronto a mettere a disposizione le sue competenze per un piano di rilancio.
Tutti i dettagli nell'intervista realizzata da Stefania Piredda su L'Unione Sarda in edicola e sull'edizione digitale del quotidiano

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