Riesumare la vecchia continuità territoriale verso gli scali minori avrebbe effetti immediati.

«Si libererebbe circa il 20% dei posti disponibili su Roma e Milano: questa è la percentuale dei passeggeri che si servono della Ct1, perché obbligati a farlo, ma in realtà sono diretti a Bologna, Torino, Napoli o Verona», spiega Roberto Devoto, docente di Trasporti a Cagliari.

Per riformare il sistema di collegamenti con la Penisola potrebbe bastare il modello matematico elaborato dal Dipartimento di ingegneria: è sufficiente spostare 61 voli ritenuti «sovradimensionati», dunque con un'offerta di posti superiore alla domanda, per spalmarli sulle tratte «sottodimensionate».
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